Quel dolore che si ripete. Mi piace stare in bilico. Mi piace stare in bilico. Del mio non esser limpida.

17 maggio 2015 di Alessandra Bianchi. In volo verso Fort Bragg.

Parole bianche e parole grigie. Una virgola, un punto e qualche parentesi qua. E là, come fiammelle di luce. Ci sono frasi che ricordano sentieri di. Lo scricchiolio dei passi sulla neve. Soprattutto il silenzio della notte, mentre. La volta stellata è talmente lucente che.

Amo le bugie, quando sono carezze. A perdere, di un tempo. E fare disegni sul vetro. Oltre la mente, dentro. Di nuovi giorni in attesa. Un abbraccio a tanti sorrisi. Io sono come una foglia. Quercia, ippocastano o forse. Di castagno, o magari, piccola piccola di tasso.

I dolci sogni di Astrid Iridea. Vi lascio con una poesia, scritta da un amico che avete già avuto modo di conoscere e leggere su queste pagine.

Ieri immersione fiabesca alla secca Gonzatti, in un festival di biodiversità. Mantaxxxxxa appariva sognante e ispirata, mentre chiamava poeticamente a raccolta i folletti di mare. E, nel momento della riemersione, hanno inventato il TRELFIE.

Si faccia scaglia di sapone. Cullato dal rito dello scorrere. Non riesco più a chiamarlo amore questo ventre che non si appiattisce perchè maturo di emozioni, sensazioni, fremiti e calci.

Un tempo, qui abitava. Mani nodose come rovere,. Ardeva fuoco di pino, un tempo,. Nella cucina bassa e scura. Cuoceva il pane, la minestra, la polenta,.