Buttate pure via ogni opera in versi o in prosa. Quaranta oche al prato,. Tutte le sere in libero arbitrio. Quaranta oche, appuntati il numero. Come importante è il tuo firmamento. Tutte le sere che io mi volto. E sei vicina, con quelle gambe ancora. Non pronte per le calze. Sopra il sedile a farmi sul serio questa vita.

Non frequento più il mio blog, per impegni vari. Passo solo per ringraziare tutti gli amici di qui che hanno acquistato il mio romanzo Morte in vetrina , che è inserito fra i finalisti del premio il mio esordio , organizzato da ilmiolibro. Grazie davvero, di tutto cuore. Buona estate a tutti voi. Tu invece eri a quello sbagliato.

La notte fuori era di vento. Il necessario intimo frusciare di lino bianco. Si alzò ancora con la scusa di non riuscire a riallacciare il sonno perso. Piedi scalzi passi soffici la separavano dal balcone.

Niente da perdere dopo di qui. Accorgersi di vivere è un attimo. Qui ci sono 192 spartiti, sono pronti per essere eseguiti, sono il mio canto e la mia vita in questa parte di cielo. Quando mi resi conto che la costruzione di me era andata avanti senza la coscienza di me, ne rimasi sconvolto. E aprii il mio blog. Era il mio richiamo, il mio nuovo apprendistato da carpentiere in ritardo; bussai a cento porte e diedi del tu a chiunque incontrassi. Il testo risale a più di qu.

4 gennaio 2015 di frantzisca. La luna dalle forme piene. Non per un rossore improvviso. Né per senso di vergogna. 3 aprile 2014 di frantzisca. Pro domare sas feras meas. De novas , de dolos. Cada caminu una pedde iscorjata. E interrata, mai irmenticata. Ca est pericolosu no tennere a mente. Sos mostres chi ant abitau intre tie. Totu sos maschingannos in sos àteros.